Reggio Calabria. Una scuola superiore reggina arrivata seconda, un’altra, ma elementare, sempre della stessa città, con ben due elaborati di due giovanissimi alunni, giunta tra le prime 10 finaliste. Nonostante ci si affanni a presentare – attraverso dati che riteniamo “falsati” per chissà quali scopi politici – una scuola a due velocità, con l’ago della bilancia, in termini di preparazione, a pendere a favore degli istituti scolastici del nord, la scuola calabrese, e reggina in particolare, ancora una volta rende giustizia a quella che è la verità dei fatti. Con i nostri istituti, i loro insegnanti e soprattutto i loro alunni a non aver nulla da invidiare, in offerta, trasmissione dei saperi, apprendimento e sviluppo di una coscienza critica, agli omologhi della parte “alta” d’Italia
Ed è così che, alla prima edizione del concorso nazionale #Zerobullismo, sostenuta fra gli altri dalla onlus Every Child in My Child e con il contributo dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, con il video “In ricordo di…” la seconda C del liceo classico annesso al Convitto Nazionale Tommaso Campanella ha conquistato il secondo gradino del podio, mentre tra i primi 10 finalisti si sono piazzati ben due alunni dell’Istituto Comprensivo “Carducci-Vittorino da Feltre ” delle IV A e D della scuola primaria: Veronica Picciotto e Domenico Scappatura, di 8 e 9 anni, con i loro rispettivi e distinti lavori “Zero Bullismo” e “Basta Bullismo”.
Un dato non di poco conto il fatto che comunque, al di là del piazzamento finale (la premiazione si è svolta all’interno del Campus Party in corso a Rho Fiera Milano), ben 3 sono i lavori calabresi e per giunta della stessa città, Reggio Calabria, ad essere finiti tra i 10 finalisti di questa prima edizione di un concorso nato con lo scopo di sensibilizzare soprattutto i più giovani su una tematica che interessa loro da vicino. Ben oltre 250 i lavori alternati tra temi, video e poesie valutati dalla giuria che ha dovuto, con molta difficoltà, scegliere il vincitore e, prima ancora, selezionare i finalisti. 130 le scuole di ogni ordine e grado e di tutta Italia che hanno aderito all’iniziativa, per oltre 1500 ragazzi di ogni età coinvolti.
Tutti giovani della cosiddetta “Generazione Zero” che attraverso l’uso innovativo dei linguaggi chiamati a utilizzare, hanno saputo al meglio interpretare un tema dal difficile approccio, divulgando allo stesso tempo un forte messaggio di speranza e all’insegna della positività.
Conferma che arriva proprio dai giudizi che fanno venire la pelle d’oca della giuria a comporre la quale, fra gli altri, esperti del mondo dei media, rappresentanti dell’associazionismo, operatori delle forze dell’ordine. E se “In ricordo di…” non può che emozionare attraverso l’immagine toccante di un banco vuoto che non deve trasformarsi in un “simulacro della memoria”, non si può che essere orgogliosi anche dei commenti positivi raccolti dai due diversi lavori dei due piccoli concorrenti dell’Istituto “Carducci-Da Feltre”: Domenico Scappatura della IV D, il quale, nonostante la giovanissima età è riuscito “a dare un significato profondo a parole e lettere, un risultato che non tutti raggiungono nemmeno in età adulta"; e la compagnetta della IV A, Veronica Picciotto, il cui “Bullismo Zero”, è stato definito, ancora dalla giuria, “un’idea degna del marketing professionale. E con un contenuto di valore sociale eccellente per un età così giovane".
Francesco Chindemi
26-07-2019 23:43
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