Reggio Calabria. Nessun nuovo politico coinvolto nella nuova operazione sui brogli alle ultime comunali di Reggio Calabria. Secondo quanto si è appreso, tra le 5 persone arrestate, figura nuovamente il nome di Antonino Castorina, il Consigliere Comunale del PD, sospeso dal suo incarico e anche dai ruoli di Partito, già raggiunto lo scorso mese di dicembre da un provvedimento restrittivo agli arresti domiciliari. Gli altri indagati pare siano componenti del suo entourage e un funzionario comunale. Tutte persone che - a detta degli inquirenti - avrebbero aiutato Castorina a reperire illecitamente le copie delle tessere elettorali di elettori, ultra ottantenni e anche deceduti, di cui sarebbe stato fatto figurare il nome e l'espressione del voto nei registri elettorali delle sezioni, presso le quali nei fatti - come già ampiamente accertato - non si sarebbero mai presentanti.
I 6 indagati, a vario titolo, sono accusati di diverse ipotesi di alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d'ufficio. Si tratta dei soggetti avrebbero aiutato il consigliere comunale nel reperire le copie delle tessere elettorali che poi sono state utilizzate per far risultare il voto degli anziani che non si sono mai recati al seggio.
L'indagine di oggi è il risultato dei riscontri alle dichiarazioni del presidente di seggio Carmelo Giustra, arrestato a dicembre assieme a Castorina. Ai pm e al gip che lo hanno sentito durante l'interrogatorio di garanzia, infatti, Giustra ha raccontato come è stato nominato presidente di seggio ma anche che c'era un vero e proprio "accordo con Castorina". Proprio l'esponente politico gli aveva consegnato la nomina direttamente nella sua segreteria il venerdì prima delle elezioni. Una persona incontrata all'interno della segreteria di Castorina, invece, sempre secondo il racconto di Giustra, gli avrebbe dato una lista di nomi di anziani con i rispettivi numeri di duplicati delle tessere elettorali che egli avrebbe dovuto inserire nel registro del seggio.